giovedì 19 febbraio 2009
E' online MIA - Mujeres Italianas y Argentinas
MIA, come dice la presentazione, è nostra ma vorremo che fosse di tutte; cerchiamo dunque donne con il coraggio di partecipare, fare e dire la loro, da entrambe le sponde dell'atlantico. La lingua non deve essere una barriera, per questo pubblichiamo in italiano, in spagnolo e in cocoliche!
Vi aspettiamo numerose ... info@mianet.info
martedì 11 novembre 2008
venerdì 7 novembre 2008
Visto dall'estero
Tra più di 1.500 commenti ricevuti (moltissimi di italiani), quasi tutti di scuse per la frase razzista di Berlusconi nei confronti di Obama, questo lettore del NYT dice invece "saremo noi statunitensi a dover chiedere scusa, e non solo agli italiani, per aver votato e mandato 2 volte alla Casa Bianca uno come Bush".
In effetti si può fare una gara a chi si scusa di più ... Almeno loro sembrano aver appreso dai propri errori ... Per questo ci scusiamo noi, oltre che per il razzismo, no?
venerdì 31 ottobre 2008
Obama a Buenos Aires
Si può infatti partecipare con i Democratici, l'appuntamento è martedì al Sacramento Resto Bar, El Salvador 5729 - Palermo Hollywood. L'iniziativa è organizzata dai Democrats Abroad che annunciano anche la presenza di Zak Schwarzman, l'uomo di Obama in America del Sud.
Un'altra iniziativa, questa l'ha segnalata un amico da Face Book, è di Expat Connection. Il gruppo si incontra presso lo Sugar Bar, Costa Rica 4800. Dalle 13 del martedì fino alle 3 di notte per vedere i risultati elettorali.
Chissà perché ma questa volta sento queste elezioni molto vicine ... Per mille motivi, incrocio le dita.
venerdì 24 ottobre 2008
L'Argentina sui giornali italiani
Recita il titolo "L' Argentina si prende i fondi pensione. La Kirchner trasferisce all' ente pubblico 40 miliardi «In un contesto dove gli Stati stanno proteggendo le banche, noi difendiamo i pensionati, contro gli interessi di pochi»".
E poi? Gli unici numeri che cita sono quelli che l'opposizione rinfaccia al governo, cioè di volersi appropriare dei 40 miliardi perché l'anno prossimo ci sono prestiti in scadenza per 20 miliardi e l'Argentina non ce la farebbe ad onorarli altrimenti. Ma se vanno così bene questi fondi, perché nazionalizzarli? E' realmente un governo di anacronistici comunisti o, peggio, di scaltri approfittatori? Da i numeri che ho in mente io, le scadenze finanziare del 2009 non sono a rischio.
Qualcun'altro deve aver trattato la notizia diversamente, deve aver fornito qualche cifra sul perché di questa nazionalizzazione ... Mi torna in mente un giornalista del Sole 24 Ore che lavora a Buenos Aires, lo scovo su Internet ed ecco qua cosa racconta "Il Governo considera (la nazionalizzazione) «necessaria», visto che il 77% delle pensioni erogate dai fondi privati non arrivava alla soglia minima di 700 pesos mensili (162 euro). Costringendo così l’Esecutivo a intervenire."
Oltre a raccontare anche la posizione dell'opposizione e la reazione negativa dei mercati finanziari, il giornalista chiude l'articolo così "I ... fondi pensione privati ... sono in vigore da 14 anni e hanno 9,5 milioni di affiliati. Il valore complessivo dei fondi amministrati è di 30 miliardi di dollari. Argentina, Cile e Singapore sono gli unici Paesi al mondo che hanno adottato un sistema esclusivamente privato di fondi pensioni."
Che ciascuno dunque si formi la propria opinione.
Foto | Flickr
lunedì 20 ottobre 2008
Festival della letteratura di viaggio - incontri
alcuni dei link che raccomando sono: A come avventura (Anna), Paese Cina (Francesca), Lonely Traveller (Caterina), Circolo dei viaggiatori (Antonio), La gatta sul tetto (Giulia), Toonstravel (Daniele)
c'era poi una ragazza che aiuta le persone a migliorare la propria carriera ... una sorta di viaggio interiore alla ricerca delle proprie passioni, qualità, ai sogni realizzabili. a lei che con coraggio è salita su un palco dove tutti parlavano di web 2.0 e viaggi, donne, network, dedico questo emozionante video di Steve Jobs a Stanford, da guardare e ascoltare tutto anche se un po' lunghetto ...
Fotografa dilettante
le persone mi si avvicinavano domandando se ero del comune, dell'agenzia delle imposte, giornalista, semplice rompiscatole, mentre facevo vedere che non scattavo foto a persone, mentre insomma mi facevano capire che ero indesiderata.
un amico a cui raccontavo l'accaduto ha sorriso dicendomi che in alcune di quelle officine si vendono pezzi di auto rubate ... non so se credergli ma sicuramente non è stato così facile come scattare foto al caminito.
venerdì 17 ottobre 2008
Tango a Buenos Aires
... segue su Travelblog ...
PS per i puristi del ballo, se avete altre indicazioni sulle scuole, tutto è ben accetto ... io mi limito a scattare foto ai ballerini più che ballare e forse potevo solo scrivere "per i meno preparati"
Studiare spagnolo a Buenos Aires
Il mix di attrattiva culturale, solidità accademica e cambio favorevole rendono Buenos Aires una delle mete favorite per studiare lo spagnolo. Quasi la metà degli studenti stranieri studia in istituzioni universitarie, mentre il restante 60% degli studenti apprende lo spagnolo nelle centinaia di istituti privati che offrono oltre ai corsi standard, folkloristici programmi quali spagnolo e calcio, tango, vino, teatro, salsa.
Al di là dell’aneddotica però i numeri parlano chiaro, escludendo il costo del biglietto aereo, studiare a Buenos Aires è infinitamente meno costoso che farlo in Europa. Per dare un esempio concreto, un corso intensivo di 2 settimane (20 ore settimanali), può costare ... segue su Travelblogmartedì 14 ottobre 2008
Cimitero della Chacarita ... La ciudad trabaja
Improvvisamente l'altro giorno dall'autobus 78 mi è apparsa davanti e, per un secondo ho pensato che avevo sbagliato autobus perché l'ho vista rosa, tutta la facciata rosa, come se gli fosse avanzata vernice dall'imbiancatura della Casa Rosada (quella sì che la ridipingono ogni 3 x 2 ... o dovrei dire 2 x 4)!
Che vergogna essere italiana ...
Quanto gli argentini vorrebbero essere svedesi, io vorrei essere tedesca in questo momento. Almeno il governo di quel paese è riuscito a dire l'impronunciabile, "vergogna, stiamo pagando per una politica economica e finanziaria folle degli Stati Uniti"!
venerdì 10 ottobre 2008
Donne espatriate?
in homepage c'è ora disponibile un mio contributo ... un po' ottimista, lo riconosco ...
"Ottobre 2008 - In giugno sorrisi agli amici che scrivevano preoccupati per un articolo del Financial Times su una prossima, imminente crisi argentina, un altro default nel quale l’attuale governo starebbe guidando il paese. Oggi sorrido pensando alla drammaticità dei titoli dei giornali statunitensi ed europei sulla debacle dei mercati finanziari. Sorrido perché qui la disperazione non si avverte, non si respira quella paura di perdere tutto, di non avere futuro. Perché questo paese insegna a chi ci vive che il futuro è adesso, che si sopravvive ad ogni crisi, dittatura, rovina finanziaria. E non si tratta solo di sopravvivenza bensì di capacità di adattarsi ad una situazione che non permette la programmazione di lungo termine. Se qualcuno però rimanesse col dubbio che qui le cose vanno male, alcuni numeri forse possono aiutare: ... SEGUE"
PS le foto non sono mie :-)
Chi l'ha detto ...
Palermo, arrestato mentre tentava un furto con un complice: il poema era nel suo scooter
Ai carabinieri ha detto: "Non posso liberarmene, merito di Roberto Benigni"
Topo d'auto appassionato di Dante
Rubava con la Divina Commedia
dalla Repubblica di oggi
domenica 5 ottobre 2008
Ricotta fatta in casa
"L'esperimento che vi propondo e' la ricotta fatta in casa. Questa ricetta certo sara' piu' gradita a chi come me vive in terra straniera e gastronomicamente semi-ostile. La ricotta qui e' popolarissima, ma e' fatta diversamente da quella italiana. ..." segue qui
venerdì 3 ottobre 2008
Volver
mannaggia, scopro per caso che il migratore sta migrando nuovamente ... possibile? mi domando chi si occuperà della sua mensa popolare ...
concordo con tanoka su NUOVO MONDO, è IMPERDIBILE!
sabato 16 agosto 2008
teatro a buenos aires
è uno spettacolo di improvvisazione teatrale, geniale, un gruppo di attori bravi ed affiatati ogni sabato sera mette in scena storie di vita personale, divertenti, intelligenti ...
prendono ispirazione dai propri album fotografici, dai nomi degli spettatori del pubblico e costruiscono storie ricche di dettagli, dense di talento, divertenti personaggi nascono per pochi minuti, personaggi che non torneranno più ma che restano impressi nella memoria dello spettatore.
assolutamente da non perdere. porton de sanchez.. sanchez de bustamante 1034. tel 4863 2848
giovedì 31 luglio 2008
rassegna stampa argentina
un interessante ritratto di Juan Carlos Lopez Mena, il proprietario di Buquebus. nato da una famiglia di emigranti spagnoli nel quartiere di villa del parque, cominciò la sua carriera di imprenditore negli anni 70 con una fabbrica di tessuti. quando vendette l'azienda, con il ricavato, comprò una vecchia imbarcazione del 38 e cominciò ad offrire il servizio di attraversamento del rio de la plata. juan carlos era sì il capo dell'azienda ma anche capitano della barca mentre la moglie, segretaria ed assistente, a bordo cucinava...
e gli appoggi politici? sa conquistarseli e certamente gli sono funzionali allo sviluppo del business ... la vittoria di tabaré vasquez, grazie al voto che l'opposizione definisce "voto buquebus" è dovuta, pare, ai molti uruguaiani che vivono in argentina e sono rientrati gratuitamente per la votazione grazie alla disponibilità di lopez mena...
continua la saga della ristrutturazione del teatro Colon, raccontata ripercorrendone le tappe salienti ... recita il sottotitolo dell'articolo "Las obras para la remodelación del Teatro Colón siguen en estado desesperante. Una historia de incapacidades, desidias y poca planificación." ... (leggi l'articolo)
giovedì 24 luglio 2008
Obama in Palestina
Foto | laValen
mercoledì 23 luglio 2008
corso di cucina e politica
Il corso si tiene allo spazio culturale NUESTROS HIJOS che occupa uno spazio nella ex ESMA (Avda. del Libertador 8465), inaugurato qualche mese fa. Queste madri di plaza de mayo non si stancano mai. Con il loro fazzolettino ricamato che urla il loro impegno e la speranza, sempre presenti per ricordare, raccontare, promuovere una società meno ipocrita ...
Circondate dall'affetto di molti, queste signore continuano ogni giovedì alle 15:30 a dimostrare in Plaza de Mayo, sorreggendosi l'un l'altra, sorridendo e forse, qualche volta, pensando stancamente a tutti questi anni di lotta e testimonianza.
i loro volti sono i visi segnati di tutti coloro i quali hanno vissuto con il dolore, la speranza e la determinazione.
lunedì 21 luglio 2008
rassegna stampa argentina
per cominciare, lascio a tanoka e altri amici (qui e qui) i commenti sullo scontro tra campo e governo e mi concentro su alcune vicende poco commentate: il teatro colon che continua a stare chiuso per lavori di ristrutturazione infiniti, la gran loggia argentina al triennale appuntamento per rinnovare i propri vertici nomina un radicale. per concludere con una nota di costume, un divertente articolo sul ritorno del kitsch, "viva il cattivo gusto!".
La ristrutturazione del teatro Colon, sembra di leggere la stampa italiana nei due anni di ristrutturazione della Scala di Milano. intelligente commento dell'inserto cultura del Clarin e, per chi non conosce la storia di questa ristrutturazione infinita, un post sintetico sulle ultime vicende.
le nuove nomine a capo della gran loggia argentina: come ogni tre anni, sono stati rinnovati i vertici ed è stato nominato gran maestro angel jorge clavero che ha rilasciato un'intervista al numero 523 della rivista veintitres ... come cambiano i tempi, verrebbe da commentare!
benvenuto al ritorno del kitsch. interessante articolo pubblicato sul trimestrale Gata Flora. Il kitsch è movimento estetico nato alla fine del XIX secolo in Germania. Il termine si riferiva ai mercati di Monaco dove vendevano oggetti che non erano autentici, facendoli passare per tali! il fenomeno si diffuse rapidamente alla galleria Lafayette di Parigi e a Chicago. Questo è solo uno stralcio dell'articolo scritto da Belen Iannuzzi.
Foto | Alvaro
sabato 19 luglio 2008
la migliore definizione degli europei di calcio
"È chiaro che gli Europei sono una sorta di Mondiali di Calcio senza l’Argentina ed il Brasile."
mi rassicura e conferma che tutto dipende dal punto di vista adottato!
venerdì 18 luglio 2008
Italiani d'Argentina censurato in Cina!
Mi risponde quasi subito, grazie alle moderne tecnologie che sono arrivate anche laggiù. E cosa mi scrive? "Purtroppo dalla Cina non me lo fa visitare il tuo post … e poi dicono non ci sia censura…".
Censurata dalla Cina ... e perché dunque? Sicuramente non per i contenuti hard, che qui proprio non esistono ...
Cos'è più hard di una donna nuda? Un post sulla condanna di un prete -torturatore o un altro su una coppia che si è appropriata di una bimba, sapendo che la madre, dopo il parto, l'avrebbero ammazzata perché già desaparecida? Perché forse pensano che racconti dell'ultima dittatura argentina abbiano qualcosa a che vedere con la Cina di ora? Posso dichiarare che non era nelle mie intenzioni fare paragoni ...
Grazie Harald per la foto!
giovedì 17 luglio 2008
Sono una Donna Con la Valigia
Ed è grazie all'entusiasmo di Marina che Donne Con la Valigia (DCV) si fa un progetto sempre più interessante e seguito!
La prima globetrotter è proprio lei, Marina Misiti, giornalista romana, sempre in giro per il mondo, un giorno ha deciso che, come lei, eravamo molte ...
Gli articoli sono sempre interessanti e curiosi, è un web-magazine intelligente e, perché no, qualche volta frivolo, proprio come piace a me!
Incontrare Marina è stato un piacere, per ora solo virtuale ma la sua energia arriva anche qua, dall'altra parte del mondo, dove si sta a testa in giù.
mercoledì 9 luglio 2008
il mondo
ciascuna persona brilla di luce propria. non ci sono due fuochi uguali. ci sono fuochi grandi e fuochi piccoli e fuochi di tutti i cilori. ci sono persone di fuoco sereno, che non conoscono il vento, e gente di fuoco pazzo, che riempie l'aria di scintille.
alcuni fuochi, fuochi sciocchi, non illuminano né bruciano; però altri ardono la vita con tanta forza ce non si può guardarli senza sbattere le palpebre e chi gli si avvicina, si incendia.
traduzione approssimativa dal libro degli abbracci di eduardo galeano
sabato 5 luglio 2008
La mia Chicago
Ricordo ancora l'emozione del pellegrinaggio alla casa di Algren, non avevo neppure un riferimento sicuro, scesi alla fermata che sapevo essere nei pressi della casa e cominciai a camminare. Le descrizioni che quasi conoscevo a memoria dei Mandarini mi avvicinarono e, come d'improvviso, la casa, la targa commemorativa. Di fronte a me però non vedevo la casa, c'era solamente posto per l'immagine della coperta colorata, quella sul letto di Algren, descritta nel libro in modo indelebile.
E nelle mie passeggiate per il quartiere cercavo di sentire l'atmosfera di quegli anni, di immaginare come fosse, scuro, pericoloso, pieno dei personaggi che popolano i romanzi di Algren, amareggiato forse perchè più conosciuto per la sua relazione che per la letteratura!
E ora d'improvviso scopro che nei miei giri per la città mi sono persa un'altra intensa storia d'amore, tra le architetture di Oak Park: Mamah Cheney e Frank Lloyd Wright. Indimenticabile libro che ho appena terminato e che consiglio, per com'è scritto, per l'intensità delle emozioni che lascia, per la qualità dei personaggi!
Agli inizi del secolo, negli Stati Uniti, i due si conoscono, lei è sposata e con suo marito commissionano una casa a Wright. I due si innamorano e lasciano le rispettive famiglie per vivere insieme. Ma realmente il libro è la storia di una donna alla ricerca della propria identità femminile, stretta nel ruolo di moglie e madre ma forse non abbastanza forte per compiere, da sola, le anticonvenzionali scelte fatte invece con l'aiuto di Wright, compagno di vita coraggioso oltre che audace architetto.
Nancy Horan
Mio amato Frank
Einaudi
sabato 28 giugno 2008
un documentario sul tango che consiglio a tutti
la storia della vita di ada falcon, cantante di tango degli anni 30 e 40, innamorata e amante decennale di un grande del tango, canaro ... decide, per la delusione d'amore di non poterlo avere solo per sé, di ritirarsi a vita privata, sparire dalla scena ... le ultime immagini di lei, ritrovata dai documentaristi, dimenticata in un pensionato per anziani però lucida, bella ed ironica ... ho pianto come una vite tagliata e ... "io non so cosa mi hanno fatto i tuoi occhi" non la posso più ascoltare senza pensare ai suoi magnifici occhi verdi che conquistarono canaro ma che non furono sufficienti per coronare un sogno d'amore!
borse di studio per studiare l'italiano
Da ierasmus:
CORSO DI LAUREA TELEMATICO IN LINGUA E CULTURA ITALIANA EROGATO DAL CONSORZIO ICoN ITALIAN CULTURE ON THE NET WWW.ITALICON.IT PER CONTO DELLE UNIVERSITA’ SOCIE
giovedì 26 giugno 2008
Coppola è peggio dell'inflazione in Argentina
martedì 10 giugno 2008
il teatro off a buenos aires - qualche consiglio
HAIKUS - di Cesar Aira, con Martin Henderson e la regia di Patricio Contreras (uno degli attori di Made in Argentina). E' un monologo di un uomo al margine della società, scalzo, reclama ad un interlocutore assente un credito, pochi soldi di cui però ha bisogno, rivuole. Scritto durante l'ultima crisi (così ci ha detto il protagonista), è un testo intenso ma anche divertente, interpretato molto bene da Martin.
Abasto Social Club - Humahuaca 3649 - tel 4862 7205. Quando entrate, prima di andare alla cassa, prendete uno delle cartoline che lo pubblicizzano, dietro troverete l'offerta 2x1 e pagherete soltanto 20 pesos in due!!! VENERDI' SERA alle 21. Ancora in cartellone per poco ...
Nello stesso teatro, con la medesima formula del 2x1, consiglio di non perdersi HIPOCAMPO di Hernan Moran, ancora in cartellone questo sabato alle 21. Non dico nulla sulla trama che si svela a poco a poco. La recitazione di Maria Urtubey è eccellente e le critiche ricevute dallo spettacolo in generale sono molto positive. E' il primo di una trilogia ...
Coppola continua a girare a buenos aires
mercoledì 4 giugno 2008
l'amante cinese
una seduta di agopuntura a Buenos Aires mi ha riportata per un attimo alle atmosfere del film ... Sicuramente ha contribuito a questo amarcord vietnamita la puzza di cavolo bollito in salsa di soia che impregnava l'ambulatorio, la musichetta rilassante cinese ed i rumori della città in sottofondo. e ora che sto raccontando nel post, scopro, cercando una sua foto su internet, che è un maestro, campione mondiale, pluripremiato di tai chi.
mi interrogo dunque se il titolo più appropriato per questo post possa essere invece "Pugni e fagioli" o "Piedone a Hong Kong" ...
giovedì 29 maggio 2008
la possibile trama di un film
C'è Enrico, giovane e affermato giornalista free lance che segue la sua passione per il calcio proponendo surreali servizi su squadre di emigranti italiani che si disputano le briciole del locale campionato di serie B ...
C'è Pasquale, l'emigrazione è nel suo DNA. Siciliano emigrato molti anni fa in Brasile, col sogno della cooperazione; da Buenos Aires sogna di ritornare al calore umano e alle palme di Bahia ...
C'è Antonio, per il quale la dimensione professionale è irrilevante. Andrea è buono, la voce è gentile; sogna un mondo migliore, è innamorato e per questo è giunto a B'aires dove tutti gli danno una possibilità ...
C'è Laura, impegnata nella ricerca di una dimensione professionale soddisfacente, studia fotografia, fa volontariato e le idee non le mancano ...
C'è Valeria, determinata a svoltarla in questa città, entusiasta di tutto quello che la metropoli offre, fa tutto quello che ci può stare in una giornata ...
E c'è il regista, riflessivo ed osservatore, alla disperata ricerca di una svolta, si interroga se trasferirsi a B'aires o semplicemente vivere l'illusione della fuga attraverso le immagini del suo film ...
Come va a finire?
Enrico sceglie di perseguire la sua carriera e si trasloca a San Paolo in Brasile
Pasquale ritorna in Sicilia, in fondo le palme stanno pure là
Antonio corona il suo sogno d'amore e neppure le persecuzioni della ballerina di tango lo faranno diventare cattivo
Laura trova lavoro e ... inizia a scrivere il suo blog
Valeria finirà a Salvador de Bahia per riposarsi dalla frenesia di B'aires
E il regista? qualunque cosa faccia il regista, serve l'happy ending!!!
PS ogni riferimento a fatti o persone è puramente casuale!
giovedì 8 maggio 2008
nessun giorno senza un disegno
Coppola finisce in manicomio!
Forza Colifata che dopo esser stata scoperta da Coca Cola per la pubblicità di una bibita (sigh!); promossa da Manu Chao come racconta Tanoka, ora è arrivato il turno del grande Hollywood …
sabato 26 aprile 2008
leggendo si impara!
in mezzo a recinti di cavalli si snodano i padiglioni, ospitando editori spagnoli, internazionali e rappresentanze diplomatiche; fantastico lo stand della Grecia, due bricchi, quattro libri scritti in greco e ... la greca standista che ricorda tutti i possibili stereotipi del posto!. moltissime le editrici di libri di studio, impressionante sul serio.
stranamente non ho trovato le migliaia di libri di psicologia che normalmente ci sono nelle librerie di Baires (compensava però la quantità di testi e manuali di autoaiuto ... sigh!) Un'altra sorpresa è stata l'assenza di case editrici americane con testi in spagnolo ... che strano dato che è la seconda lingua più parlata negli states! in compenso lo stand dell'ambasciata americana era completamente ricoperto di poster raffiguranti la missione sulla luna. Affatto migliore era lo stand dell'ambasciata italiana, un ricettacolo di pochi libri sui luoghi comuni italiani (mastroianni, la cucina, le auto), le novità editoriali ben nascoste (l'ultimo di Camilleri sui pizzini di Provenzano) o abbandonate in una teca senza spiegazioni (Gomorra), e una quantità impressionante di testi per l'insegnamento ... e qui si nota l'egemonia culturale di un'associazione come la Dante Alighieri, che tra l'altro gestisce a B'Aires una libreria italiana la cui selezione è indegna ... Purtroppo ho visitato lo stand Italia dopo essere passata dall'ambasciata di Francia ... Eh sì, i cugini francesi ci sanno proprio fare ... era organizzata come una piccola "Feltrinellì", con l'accendo alla francese: diplay delle novità al centro, consigliati da leggere e alle pareti una quantità di titoli impressionante suddivisi per categorie (letteratura, filosofia, storia etc.). Forse i cuggini francesi, non avendo lo stereotipo di "pizza, mafia e mandolino" da dover supportare, si sentono più liberi di presentare la propria ricchezza culturale?
Per gli emigrati con marcata nostalgia per la terra patria, il 9 maggio alle 19:30 ci sarà Ammaniti a presentare e firmare copie del suo ultimo libro ... che per la cronaca si può comprare allo stand Mondadori, alla "modica" cifra di 155 pesos (30 euro più o meno!) ...
Per finire una chicca un po' turistica ... un libro in spagnolo (purtroppo) con 11 itinerari storici e architettonici scritta da professori universitari che hanno costituito, nel 1999, un agenzia per acocmpagnare turisti esigenti in giro per la città. avevo avuto modo di partecipare ad un loro tour, accompagnato da un professore di economia che avevo molto apprezzato per la preparazione e la simpatia ... ebbene il libro è all'altezza delle aspettative e ... per non fare troppa pubblicità ... organizzano anche 1 tour gratuito al mese ...
venerdì 25 aprile 2008
mangiare, mangiare, mangiare ... carne e dintorni
Ecco la prima lista ...
in pole position, dato il mio status di emigrante ... SALGADO, l'arte della pasta fatta in casa trasformato in ristorante ...
segue a poca distanza un'enoteca, "bar a vins" lo chiamerebbero in Francia. Il salotto di casa fatto luogo per degustare calici o bottiglie ... JUFRE
e per finire, una parrilla non turistica nell'area di San Telmo ... com'è possibile? basta cucinare carne abbondante, buona e a prezzi argentini, posizionare il locale in fondo al parque lezama, in prossimità di una vecchia fabbrica di biscotti italiani, la Canali, ed ecco fatto, 1880, il fascino di una trattoria toscana nel cuore di Buenos Aires! ... esperienza da fare, per quelli come Roberto, appassionati di carne e di Buenos Aires ...
martedì 22 aprile 2008
tango e non solo: la movida culturale di buenos aires in pillole
e una volta giunti in città, fuggire alle sempre più numerose trappole per turisti e concentrare la vita culturale di un porteno in pochi giorni ...
si comincia dal centro culturale konex, spazio ospitato in una ex fabbrica di olio, risalente al 1920 e in attività fino al 1992. Ristrutturata lasciando intatte le caratteristiche principali dello spazio, è un luogo interessante che ospita un cartellone di artisti stabili (consiglio la bomba de tiempo ogni lunedì, 17 percussionisti eccellenti con un pubblico di affezionati che si scatenano al ritmo dei tamburi).
e per chi non può fare a meno di ballare, ci sono corsi di tango, sempre e comunque, senza prenotazione, si può frequentare anche solo una lezione e provare il brivido di questo ballo così intenso con insegnanti tra i migliori (lo dice un’amica milanese quasi ballerina professionale …). La scuola (Escuela Argentina de Tango) è ospitata tra l'altro nel centro culturale Borges, all'interno della Galleria Pacifico, bell'edificio ottocentesco oggi trasformato in uno shopping center (sigh! gli anni 90 a Baires hanno lasciato il segno ...). Per chi ama l'avventura e adora il "passaparola", ebbene c'è El Amague, scuola condotta da un giovane e bravo ballerino che ha partecipato all'ultima edizione del festival di tango "giovane" che tiene classi in uno splendido edificio nei pressi del congresso ... sul suo blog si trovano tutti i dettagli; Miguel ed il suo staff sono bravissimi e pieni di entusiasmo ...
interessati a concerti, spazio culturale / teatro / sabato pomeriggio sorseggiando mate (la bevanda nazionale) mentre si ascolta musica classica dal vivo? ecco lo spazio adatto, Noavestruz, ricavato da una casa / magazzino, con una programmazione interessante, un luogo accogliente e gradevolissimi i frequentatori …
per i più curiosi, per chi capisce lo spagnolo, c'è un sito che raccoglie tutta la programmazione dei teatri e centri culturali "off" di Buenos Aires (ne gestiscono circa mille ...).
domenica 20 aprile 2008
Yo - di Rafa Cortes e Alex Brendemühl
martedì 15 aprile 2008
- Prima accoglienza,
- ospitalità, per sé e per i propri cari
- orientamento su usi e costumi del paese ospite,
- seminario full immersion dal titolo “come trasformare un disastro economico e sociale in un paese civilizzato, il caso Argentina”
- supporto morale e qualche cena per superare il cambio di abitudini culinarie,
- lista di ristoranti italiani e pizzerie a Buenos Aires, salumerie e pasticcerie di sfogliatelle, cannoli etc. perché la lontananza non si trasformi in nostalgia!
E per chi si trova già a testa in giù, dall’altra parte dell’oceano, abbiamo attivato un numero di telefono gratuito al quale confessare dubbi e perplessità sul bel paese che si è lasciato. Una suadente e comprensiva voce automatica risponderà “eh, già!” a qualsiasi commento, da “ma neppure Macri (una copia in piccolo di Berlusconi che governa la città di Buenos Aires) è tanto agghiacciante” a “ma com’è possibile che lo votino così tanti” per finire sul grande classico “ma la Lega è una forza politica impresentabile, urlando per la secessione del nord!”.
Insomma, nel paese a più alta densità di psicologi/psicoanalisti/psicoterapeuti per abitante, ciascuno potrà incontrare il supporto necessario per superare questo momento ... in fondo "domani è un altro giorno"!
martedì 8 aprile 2008
ladri di biciclette?
Mi chiamavano Violeta e festeggiavano il mio compleanno il 7 maggio, ogni anno dal 1978. è così che “papà e mamma” hanno rubato la mia identità, con la complicità di un amico di famiglia, un amico loro che si chiama Enrique.
Enrique mi ha presa dall’ospedale militare appena nata, strappata dalle braccia della mia vera madre; mentre il mio vero padre marciva in uno di questi centri di detenzione clandestina della dittatura; di loro non si sa più nulla se non che, forse, probabilmente, li hanno volati, come tanti altri, imbottiti di tranquillanti da un aereo … Enrique mi voleva per sé, non poteva avere figli lui … ma sua moglie lo voleva maschio, figlio di guerriglieri, rubato, non importa ma maschio. E così Enrique mi ha tenuta a casa di sua madre un paio di mesi fino a che non mi ha portata a casa dei suoi amici, anche loro sterili,anche loro sapevano chi ero, da dove venivo, una femmina andava bene uguale per “mamma e papà”. Così mi hanno chiamata Violeta, come la moglie di Enrique.
Ho sempre voluto sapere da dove venivo, ho sempre saputo di non appartenergli. Forse perché fin da piccola “mamma” non si faceva scrupoli a urlarmi le mie origini, come se fosse qualcosa di cui vergognarsi. “Violeta, alzati e fai pipì che dobbiamo partire per il mare … Forza Violeta, non me lo far ripetere due volte … VIOLETA!!!”. Un’amica che viveva con noi ricorda, quando avevo non più di quattro anni, mia “madre” urlare perché io assonnata, presto la mattina non mi decidevo ad andare a fare pipì prima di metterci in cammino per Mar del Plata. E rammenta (è agli atti del processo) mia “madre” urlarmi “SEI UNA RIBELLE MENTRE IO TI HO CRESCIUTA CON PANNOLINI DI SETA, SE NON FOSSE STATO PER ME SARESTI PULCIOSA E SPORCA, IN UNO ZAINO, IN GIRO CHISSA’ DOVE, CON DEI GUERRIGLIERI!”.
Mia “madre”, Cristina, una donna di 30 anni allora, che sapeva di appropriarsi di una persona, strapparle l’identità, sapeva e pensava che fosse una cosa giusta, e detestava il mio carattere, detestava che domandassi da dove venivo … me lo hanno fatto dire da una psicologa al principio, mi hanno raccontato un sacco di bugie, per tanto tempo, mi hanno anche detto che ero figlia di Enrique, figlia illegittima e per questo data in “adozione”. Ma Enrique negava, diceva che non sapeva, che lo avevano solamente chiamato dall’ospedale militare che aveva fatto da tramite … e mi proponeva di comprarmi un appartamento e farmi andare a vivere da sola se non mi trovavo bene con i miei “genitori adottivi”.
Questa storia non è solamente la storia di “Violeta”, Cristina, Osvaldo ed Enrique, è la storia di molte persone, medici, infermieri che assistettero al parto, amici della coppia che, improvvisamente senza alcuna gravidanza, seppero che Cristina aveva una bimba, che il certificato di nascita la dichiarava figlia naturale; è la storia di colleghi di lavoro, familiari. Sapevano tutti, non molti hanno parlato. Questa è la storia di una bambina, ora donna, di Maria Eugenia Sampallo Barragan che l’altro giorno ha assistito alla condanna dei 3 personaggi principali di questa vicenda. Enrique (l’amico di famiglia) condannato a 10 anni, Osvaldo (il “padre”) a 8 e Cristina (la “madre”) a 7 anni.
Per un furto di auto a mano armata in Argentina è prevista una pena dai 5 ai 15 anni, per un sequestro di minore a scopo estorsivo sono previsti 25 anni di galera.
Maria Eugenia ha dovuto aspettare 7 anni per la condanna in primo grado, i suoi “genitori” (e che la stampa estera smetta di chiamarli adottivi perché qui di adozione non c’è neppure l’ombra!) non andranno in carcere fino alla condanna definitiva. E i suoi genitori comunque non ci sono più e immagino che per loro la tortura peggiore sarà stato sapere che lasciavano una figlia nelle mani dei propri carnefici!
(Maria Eugenia non rilascia interviste, la prima persona nel racconto in corsivo è un'invenzione mia, la sostanza ed i fatti sono invece raccolti dall'atto di citazione che maria eugenia ha presentato in tribunale, si può leggere sul sito delle nonne di plaza de mayo - www.abuelas.org.ar)
mercoledì 2 aprile 2008
l'ironia dei cartelli stradali ...
lunedì 31 marzo 2008
della serie “il voto è segreto e personale” …
giovedì 27 marzo 2008
la campagna elettorale italiana quaggiù dall'altra parte dell'oceano
quaggiù dall'altra parte dell'oceano sembra di stare in Italia. la città è letteralmente tappezzata di manifesti elettorali ... sinistra arcobaleno e popolo delle libertà la fanno da padrone nell'attacchinaggio, su ogni muro, sopra ogni cartellone pubblicitario ... forse esagero ma questo è per l'effetto frustrazione di non poter votare!
mi sono recata al consolato il giorno del mio arrivo a Buenos aires, con certificato elettorale, passaporto, biglietto aereo che dimostra la mia impossibilità a rientrare in tempo per aprile... al consolato parlano solo spagnolo, ci sono iscritti circa seicentomila argentini con passaporto italiano, è comprensibile ... gli spiego nel mio spagnolo claudicante che prodi è cascato mentre ero in aereo, a fine gennaio, rientrando in italia per una vacanza di un mese e mezzo, … a nulla è servito che mi mostrassi contrariata e offesa dal fatto che tanti argentini, che neppure parlano l’italiano, avrebbero votato alle prossime elezioni mentre io, io che non ho perso neppure una consultazione elettorale (e facevo vedere tutti i timbrini sul mio certificato-libretto), neppure una suppletiva a milano per la morte di non so quale parlamentare … insomma, io non posso … nessuna pietà!
Così seguo la campagna italiana e, quando incontro a Buenos Aires qualche banchetto di candidati per l’america del sud, mi fermo … L’altro giorno mi batteva il cuore, un banchetto enorme vicino a Plaza de Mayo della sinistra arcobaleno. C’era tutto, ombrellone e tavolino, volantini, musica, il candidato era l’unico assente! Però c’erano ragazzi che distribuivano il programma … Mi fermo e chiedo se conoscono anche qualche nome di candidati del PD, se sanno dove questi organizzano i banchetti (con la remota speranza di poter andare a dare una mano, così, sentirmi partecipe) … Mi risponde un pennellone poco più che ventenne che gli pare di ricordare che il candidato del Pd è il governatore della Lombardia … ORRORE! Mi sorge un dubbio tremendo e pongo la fatidica domanda “desculpe, pero te pagan para hacer esto? –Scusa, ma ti pagano per farlo?” … Claro” mi risponde orgoglioso il pennellone … Lo guardo in faccia, noto che ha ancora segni di acne giovanile e schifata mi allontano … Ai nostri tempi eravamo tutti volontari, bofonchio tra me e me!
Campo minato titola "il manifesto" locale
Sono giorni che i produttori agricoli, grandi e piccoli, dimostrano contro le misure del governo tese ad aumentare le ritenute fiscali all’export per il settore. Così, dopo anni di vacche grasse, finalmente alla richiesta di una redistribuzione di ricchezza, il settore risponde "no, grazie!". E a sostenerlo c’è la società bene, signore ingioiellate, distinti uomini d’affari che si radunano in piazza, battendo pentole per farsi sentire, contro quello che ritengono un esproprio che mette in dubbio la proprietà privata! Manifestazioni che nei primi anni del 2000 erano della classe media sconvolta dalla crisi, senza risorse e senza lavoro, ora “il manifesto” locale (Pagina 12) ironizza essere la manifestazione dei SUV …
martedì 25 marzo 2008
24 marzo - il giorno della memoria
Ecco l’ingresso, qui parcheggiavano le auto, dalla porta in fondo entravano i prigionieri, molti non sarebbero usciti vivi. Il ragazzo che mi accompagna in questo macabro tour mi racconta, passeggiano per le curate aiuole di questa base militare che la convivenza con i militari è stata lunga. Lui, impiegato della segreteria per i diritti civili della città, lavorava alla ESMA quando ancora l’esercito aveva ceduto soltanto pochi edifici dell’immensa base. Convivevano, militari e rappresentanti dei diritti civili, separati in casa da una barriera di metallo alta oltre 2 metri, che lasciava vedere soltanto i piedi … E così si controllavano, vicendevolmente. La convivenza è durata ben tre anni, molto oltre il termine inizialmente fissato per il passaggio di consegne.
martedì 19 febbraio 2008
se puede?
ma se sembra tanto difficile rispondere positivamente a tali e tante domande, allora me lo domando pure in spagnolo, magari in un'altra lingua ... entonces, se puede ... ?
sabato 22 dicembre 2007
ma che sta succedendo in europa?
mentre quaggiù, dall'altra parte del mondo la vita scorre tranquilla accompagnata da piccoli / grandi momenti di allegria. come ieri sera, cena a lume di candela col fidanzato ... in un ristorante rigorosamente "originale" degli inizi del secolo, bancone in marmo, invece della candela il neon e menu di pesce spagnolo a prezzi popolari, una "trattoria" ... dove mi casca dal soffitto e atterra sulla spalla uno scarafaggio gigante appena mi siedo, dove mi giro verso il proprietario che sta alla cassa e smista gli ordini del bere per dirgli dello scarrafone e lo vedo con un dito completamente infilato nel naso, tutto concentrato ... dove il cibo era buono ma a pensarci bene ... non ci ritorno più!
lunedì 17 dicembre 2007
copione per un B movie
Sembra la brutta fine di un adolescente dei quartieri alti di una qualsiasi citta´ del mondo. Ma questa e´ la storia di Febres, torturatore della dittatura argentina, responsabile della sottrazione dei neonati partoriti dalle recluse alla ESMA. La descrizione della sua supposta ¨reclusione¨fa impallidire, era in ¨galera¨da 8 anni e quattro giorni dopo il suo decesso si sarebbe letta la sentenza a suo carico per alcuni fatti atroci commessi durante gli anni oscuri delle giunte militari.
Il giorno successivo alla morte i principali quotidiani si sono affrettati ad appiattirsi sulla tesi della morte naturale ¨diabetico, cardiopatico, sara´morto di un coccolone!¨. Ma qualcosa non tornava perche´il magistrato insiste per essere presente all´autopsia, comportamento irrituale per una morte naturale ... E il caso scoppia 24 ore dopo. Blu, volto totalmente blu, e una quantita´di cianuro nello stomaco di tre volte superiore alla dose necessaria per morire, per uccidere ... Il veleno e´stato ingerito poco dopo cena. Il cadavere, che non sembra portare segni tipici della sofferenza per morte da cianuro, e´stato rinvenuto nel suo letto dodici ore dopo, perche´il detenuto, in una base militare del corpo al quale apparteneva, non si era presentato a colazione ... cosi´il giallo si infittisce.
In galera, quella vera, ci finiscono nell´ordine la moglie con i due figli, il responsabile della base militare e il responsabile della sorveglianza di Febres.
La tesi piu´probabile e´che lo abbiano suicidato, i motivi pero´restano oscuri e la materia per un magistrale film di azione, spie, morte e vendetta lievita!
La buona notizia e´che Coppola, ora negli USA per la promozione del suo ultimo film, presto tornera´a Baires per cominciare le riprese di Tetro; sembra dunque che il suo pc sia stato ¨riscattato¨dalle mani degli ignoti ladri che colpirono pochi mesi fa la sua casa di produzione portena!
Solo un mostro sacro del cinema come lui puo´elevare ad arte questo misero copione, trito e ritrito!
martedì 11 dicembre 2007
il museo dei bambini?
- una pedana che mostra sfacciata l’automobile in promozione nel mese in corso (sigh, una fiat siena …)
- un supermercato (marca COTO) a dimensione bambino, come dire che l’esselunga ricrea un suo super per insegnare ai bambini come consumare, spendere, usare il carrello nella grande distribuzione organizzata e moderna, e se non bastasse ... non c’è ombra di una bottega tradizionale tipo panettiere, calzolaio …
- una banca (marca BANCO ARGENTINO) il cui slogan è: costruiamo i futuri proprietari (ammicca al prestito bancario e lo slogan è scritto sopra la faccia di un bambino …)
- l’agenzia delle entrate argentina, nella riproduzione di uno spazio doganale per le merci … indicano in quale momento del processo di importazione si devono pagare i dazi!
- un ambulatorio per bambini (dove si fanno anche le vaccinazioni ai bambolotti),
- il dentista (spazio “gentilmente” e poco discretamente sponsorizzato da colgate, con un tubo di dentifricio gigante fatto a scivolo),
- una fattoria del latte, allestito dalla nestlè latte in polvere,
- 2 aree giochi con il logo del negozio che ha rifornito di balocchi e, casualmente, si trova proprio all’ingresso del museo, con le sue vetrine luccicanti che ammiccano a bambini oramai trasformati in perfetti quanto ottusi consumatori.
lunedì 10 dicembre 2007
satanismo al cineclub?
Li chiameremo con nomi fittizi, per non ledere la loro privacy. Sono Daniel e Natalie, una coppia lui ingegnere lei psicologa. Abitano al primo piano di un palazzo antico, fatiscente, nelle immediate vicinanze del centro storico. Il quotidiano dice: “stasera il cineclub XXX (sempre per motivi di privacy) presenta il film L'importante è amare (1975) di Andrzej Zulawski con Fabio Testi, Jacques Dutronc, Romy Schneider. Ingresso 8 pesos, ore 21”. Così, incuriositi dal film, ci troviamo nel mondo di Daniel e Natalie, perché è a casa loro, nel loro salotto che si organizza il cineclub, con le foto dei loro figli, le loro lauree appese in quadretti agghiaccianti, la loro libreria. Un proiettore, uno schermo, una ventina di seggiole in plastica e voilà, il cineclub è servito! Come se su Repubblica cronaca di Milano comparisse "cineclub lorenzo presenta stasera il settimo sigillo, ore 21, ingresso gratuito" ... (lorenzo è l'amico cinefilo del gruppo!). Non posso non chiedermi se le tasse questi due le abbiano mai pagate … L’inizio del film, quasi contestuale al nostro arrivo, ci impedisce di guardare i volti degli altri partecipanti, tutti però si salutano per nome, una signora si offre di spengere la luce, come se fosse stata casa sua, come se io, al cinema odeon di milano mi rivolgessi all’operatore “pino, ti spengo le luci?” … Le fosche tinte del film ci appassionano, dimentichiamo il luogo, la gente, il rumore del traffico. Alla fine, la luce si accende, alcuni se ne vanno ma gli altri cominciano a predisporre le proprie sedie … non capisco, che succede? Tutti in cerchio, anche a noi chiedono di accomodarci, attorno ad un piccolo tavolino, comparso d’improvviso da dove lo ignoro. Tazze del caffè, termos, pasticcini … e cominciano a passare il piatto, di mano in mano … passa da me e, come gesù, passo a mia volta l’amaro calice, quei dolcetti sembrano veramente cattivi. Colgo però l’occasione di guardare i miei vicini, pensando che oramai è troppo tardi per tagliare la corda … il silenzio incombe, tutti aspettano qualcosa, ma COSA? Nell’ordine ci sono: Daniel, una signora che sembra sapere un sacco di cinema, un vecchietto con i calzini beige, un ragazzone tutto ciccia e punto cervello, alcuni suoi amici / accompagnatori (non sembra autosufficiente!), chiude il cerchio Natalie. Improvvisamente vengo risvegliata dalle mie elucubrazioni perché … è cominciato il mitico dibattito … non ci posso credere, nel salotto di casa di estranei, si parla del film sorseggiando disgustoso caffè zuccherato. Il tonto chiede spiegazioni sul marito di romy schneider, era gay o impotente? Un’altra si dilunga nell’analisi delle qualità recitative di fabio testi (!!!). insomma, io pensavo che avrebbero fatto di noi neofiti un ragù mentre questi personaggi raccolti intorno ad un piatto di dolcetti animavano un dibattito che, visto il pubblico, si è concentrato sullo spiegare il film a tutti quelli che non lo avevano capito … semplicemente GENIALE!
giovedì 6 dicembre 2007
uruguay
Paese che tanto assomiglia all’Italia degli anni 50, hanno il quotidiano La Republica, stessa grafica stesso orientamento politico, sarà pure lo stesso editore? E si sorseggia caffè corretto con il tipico bigné di cioccolata … in alcuni momenti ho seriamente pensato di essere tornata a casa laggiù, dall’altra parte dell’oceano, prima del tempo! L’atmosfera a Montevideo è rilassata, tanto che per vedere la borsa valori nel centro storico basta spingere la porta girevole e … puff, eccoti immerso nel recinto delle grida, dove sonnolenti funzionari in giacca e cravatta sono comodamente seduti chiacchierando mentre dietro di loro, su uno schermo gigante scorrono le quotazioni dei 4 titoli uruguagi … ed il grafico è un’avvilente retta orizzontale! Per le strade si trovano i poster della formazioni di calcio che vinse negli anni 30, il primo mondiale fu organizzato in Uruguay e la cosa più strana è che gli uomini nei bar ancora ne parlano come se fosse successo letteralmente la scorsa estate. L’età media batte Sanremo, luogo ideale per pensionati e vecchietti di vario genere, i giovani si radunano in baretti scrausi e si uccidono di canne, almeno i giovani che ho incrociato io nella poca vita notturna che ho fatto (l’età avanza per tutti!). Il consumo di whisky pro capite pare sia superiore a quello irlandese, in effetti è la bevanda nazionale insieme alla birra e solo preceduto dal mate, vero rito nazionale. L’architettura resta fantastica e la movida sul mare incantevole. Lunghe spiagge che pullulano di persone. Insomma, turismo architettonico e ricerca del tempo che fu … una miscela di eleganza e decadenza unica!
lunedì 26 novembre 2007
conta il risultato!
lunedì 19 novembre 2007
le notizie corrono
MALBA vs. Cinemark
MALBA schiera innanzitutto il prestigio del luogo, il Museo di Arte Latino Americana (?), con una sala cinematografica mecca dei cinefini porteñi. In campo, per questa sfida ha disegnato una formazione di tutto rispetto, Gillo Pontecorvo con la Battaglia di Algeri è il film icona, restaurato ci riporta alla tradizione; il resto però è tutto nuovo: 10 opere prime dell’ultima decade. Così, finalmente a Buenos Aires vedrò quello che in Italia non ho mai avuto la fortuna di vedere … Paolo Sorrentino, Vincenzo Marra, Francesco Munzi, Alessandro Angelici!
Cinemark è una multisala tipo Odeon, include popcorn e maxi bibita, ubicato nella zona chic di B’aires, presenta un gruppo di film di media cassetta, all’interno della rassegna “nuovo, giovane cinema italiano” si includono Carlo Verdone, Pupi Avati, Cristina Comencini e, sorpresa delle sorprese … Ozpetek! Vedrò Cuccino e Fabio Volo e l'adorato (per quanto l'ultimo sembra orribile!) Ozpetek con lo stesso spirito con il quale guardai tutto il festival di Sanremo nel 1999, a Ramallah …