lunedì 10 dicembre 2007

satanismo al cineclub?

Li chiameremo con nomi fittizi, per non ledere la loro privacy. Sono Daniel e Natalie, una coppia lui ingegnere lei psicologa. Abitano al primo piano di un palazzo antico, fatiscente, nelle immediate vicinanze del centro storico. Il quotidiano dice: “stasera il cineclub XXX (sempre per motivi di privacy) presenta il film L'importante è amare (1975) di Andrzej Zulawski con Fabio Testi, Jacques Dutronc, Romy Schneider. Ingresso 8 pesos, ore 21”. Così, incuriositi dal film, ci troviamo nel mondo di Daniel e Natalie, perché è a casa loro, nel loro salotto che si organizza il cineclub, con le foto dei loro figli, le loro lauree appese in quadretti agghiaccianti, la loro libreria. Un proiettore, uno schermo, una ventina di seggiole in plastica e voilà, il cineclub è servito! Come se su Repubblica cronaca di Milano comparisse "cineclub lorenzo presenta stasera il settimo sigillo, ore 21, ingresso gratuito" ... (lorenzo è l'amico cinefilo del gruppo!). Non posso non chiedermi se le tasse questi due le abbiano mai pagate … L’inizio del film, quasi contestuale al nostro arrivo, ci impedisce di guardare i volti degli altri partecipanti, tutti però si salutano per nome, una signora si offre di spengere la luce, come se fosse stata casa sua, come se io, al cinema odeon di milano mi rivolgessi all’operatore “pino, ti spengo le luci?” … Le fosche tinte del film ci appassionano, dimentichiamo il luogo, la gente, il rumore del traffico. Alla fine, la luce si accende, alcuni se ne vanno ma gli altri cominciano a predisporre le proprie sedie … non capisco, che succede? Tutti in cerchio, anche a noi chiedono di accomodarci, attorno ad un piccolo tavolino, comparso d’improvviso da dove lo ignoro. Tazze del caffè, termos, pasticcini … e cominciano a passare il piatto, di mano in mano … passa da me e, come gesù, passo a mia volta l’amaro calice, quei dolcetti sembrano veramente cattivi. Colgo però l’occasione di guardare i miei vicini, pensando che oramai è troppo tardi per tagliare la corda … il silenzio incombe, tutti aspettano qualcosa, ma COSA? Nell’ordine ci sono: Daniel, una signora che sembra sapere un sacco di cinema, un vecchietto con i calzini beige, un ragazzone tutto ciccia e punto cervello, alcuni suoi amici / accompagnatori (non sembra autosufficiente!), chiude il cerchio Natalie. Improvvisamente vengo risvegliata dalle mie elucubrazioni perché … è cominciato il mitico dibattito … non ci posso credere, nel salotto di casa di estranei, si parla del film sorseggiando disgustoso caffè zuccherato. Il tonto chiede spiegazioni sul marito di romy schneider, era gay o impotente? Un’altra si dilunga nell’analisi delle qualità recitative di fabio testi (!!!). insomma, io pensavo che avrebbero fatto di noi neofiti un ragù mentre questi personaggi raccolti intorno ad un piatto di dolcetti animavano un dibattito che, visto il pubblico, si è concentrato sullo spiegare il film a tutti quelli che non lo avevano capito … semplicemente GENIALE!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Todo muy bien descrito.....pero has mencionado el titulo del film..y ahora se perdera la privacidad de "Daniel y Natalie".....
y si hay venganza ?
y si te buscan, te sacrifican y te guardan dentro del baul cubierto por un mantel que usan de tabla...al mejor estilo "Hitchcok-the Rope".....
Cuidado, esta gente puede imitar lo que ve en las pelis....