sabato 22 dicembre 2007

ma che sta succedendo in europa?

le notizie dall'europa mi preoccupano: blair che si fa cattolico (chissà quanto lo pagano per fare da testimonial ...), il fidanzato di garlasco pedofilo (non fa una grande pubblicità alla categoria degli aspiranti revisori dei conti), la turchia che bombarda l'irak (mi sembra che l'irak sia un posto dove la gente va a sfogarsi delle proprie frustrazioni ... capace che ci faccio una scappata anch'io a tirar du'pugni) ...
mentre quaggiù, dall'altra parte del mondo la vita scorre tranquilla accompagnata da piccoli / grandi momenti di allegria. come ieri sera, cena a lume di candela col fidanzato ... in un ristorante rigorosamente "originale" degli inizi del secolo, bancone in marmo, invece della candela il neon e menu di pesce spagnolo a prezzi popolari, una "trattoria" ... dove mi casca dal soffitto e atterra sulla spalla uno scarafaggio gigante appena mi siedo, dove mi giro verso il proprietario che sta alla cassa e smista gli ordini del bere per dirgli dello scarrafone e lo vedo con un dito completamente infilato nel naso, tutto concentrato ... dove il cibo era buono ma a pensarci bene ... non ci ritorno più!

lunedì 17 dicembre 2007

copione per un B movie

Per 8 anni ha vissuto in un bilocale, aveva la Tv, il Dvd, computer e cellulare. Pare che avesse anche a disposizione un auto con autista. Poteva uscire quando voleva. Cenava spesso con la famiglia e riceveva amici senza restrizioni. Lo hanno trovato morto abbracciato al suo cuscino, nel letto del suo bilocale.
Sembra la brutta fine di un adolescente dei quartieri alti di una qualsiasi citta´ del mondo. Ma questa e´ la storia di Febres, torturatore della dittatura argentina, responsabile della sottrazione dei neonati partoriti dalle recluse alla ESMA. La descrizione della sua supposta ¨reclusione¨fa impallidire, era in ¨galera¨da 8 anni e quattro giorni dopo il suo decesso si sarebbe letta la sentenza a suo carico per alcuni fatti atroci commessi durante gli anni oscuri delle giunte militari.
Il giorno successivo alla morte i principali quotidiani si sono affrettati ad appiattirsi sulla tesi della morte naturale ¨diabetico, cardiopatico, sara´morto di un coccolone!¨. Ma qualcosa non tornava perche´il magistrato insiste per essere presente all´autopsia, comportamento irrituale per una morte naturale ... E il caso scoppia 24 ore dopo. Blu, volto totalmente blu, e una quantita´di cianuro nello stomaco di tre volte superiore alla dose necessaria per morire, per uccidere ... Il veleno e´stato ingerito poco dopo cena. Il cadavere, che non sembra portare segni tipici della sofferenza per morte da cianuro, e´stato rinvenuto nel suo letto dodici ore dopo, perche´il detenuto, in una base militare del corpo al quale apparteneva, non si era presentato a colazione ... cosi´il giallo si infittisce.
In galera, quella vera, ci finiscono nell´ordine la moglie con i due figli, il responsabile della base militare e il responsabile della sorveglianza di Febres.
La tesi piu´probabile e´che lo abbiano suicidato, i motivi pero´restano oscuri e la materia per un magistrale film di azione, spie, morte e vendetta lievita!
La buona notizia e´che Coppola, ora negli USA per la promozione del suo ultimo film, presto tornera´a Baires per cominciare le riprese di Tetro; sembra dunque che il suo pc sia stato ¨riscattato¨dalle mani degli ignoti ladri che colpirono pochi mesi fa la sua casa di produzione portena!
Solo un mostro sacro del cinema come lui puo´elevare ad arte questo misero copione, trito e ritrito!

martedì 11 dicembre 2007

il museo dei bambini?

Gli argentini, quelli di sinistra almeno, si lamentano degli innumerevoli centri commerciali (si chiamano "cioppin") che spuntano come funghi in città, rubando spazi al vivere collettivo (dove prima c’erano cinematografi, biblioteche etc.), sostituendosi ad antiche professioni (nel mercato del pesce di inizio secolo) o semplicemente invadendo lo spazio che fu di residenze, case e ville abbattute perché fatiscenti, ubicate in posizione strategica. Ma c’è uno shopping, appunto installato nell’ex mercato del pesce di inizio secolo, che attira la mia attenzione per la presenza del “museo dei bambini”. Che bell’iniziativa, penso mentre entro con la mia figlioccia di un anno e mezzo. E d’improvviso mi ritrovo in una ricostruzione, pitturata e illustrata, di una città, il cui centro è una piazza dove si affacciano nell’ordine:
  • una pedana che mostra sfacciata l’automobile in promozione nel mese in corso (sigh, una fiat siena …)
  • un supermercato (marca COTO) a dimensione bambino, come dire che l’esselunga ricrea un suo super per insegnare ai bambini come consumare, spendere, usare il carrello nella grande distribuzione organizzata e moderna, e se non bastasse ... non c’è ombra di una bottega tradizionale tipo panettiere, calzolaio …
  • una banca (marca BANCO ARGENTINO) il cui slogan è: costruiamo i futuri proprietari (ammicca al prestito bancario e lo slogan è scritto sopra la faccia di un bambino …)
  • l’agenzia delle entrate argentina, nella riproduzione di uno spazio doganale per le merci … indicano in quale momento del processo di importazione si devono pagare i dazi!
Dalla piazza, per fasulle stradine laterali, si accede all’area medica:
  • un ambulatorio per bambini (dove si fanno anche le vaccinazioni ai bambolotti),
  • il dentista (spazio “gentilmente” e poco discretamente sponsorizzato da colgate, con un tubo di dentifricio gigante fatto a scivolo),
  • una fattoria del latte, allestito dalla nestlè latte in polvere,
  • 2 aree giochi con il logo del negozio che ha rifornito di balocchi e, casualmente, si trova proprio all’ingresso del museo, con le sue vetrine luccicanti che ammiccano a bambini oramai trasformati in perfetti quanto ottusi consumatori.
E si para davanti ai miei occhi il volto allucinato di marlon brando, e lo sento bisbigliare al mio orecchio “l’orrroreeeeeeeeee” …

lunedì 10 dicembre 2007

satanismo al cineclub?

Li chiameremo con nomi fittizi, per non ledere la loro privacy. Sono Daniel e Natalie, una coppia lui ingegnere lei psicologa. Abitano al primo piano di un palazzo antico, fatiscente, nelle immediate vicinanze del centro storico. Il quotidiano dice: “stasera il cineclub XXX (sempre per motivi di privacy) presenta il film L'importante è amare (1975) di Andrzej Zulawski con Fabio Testi, Jacques Dutronc, Romy Schneider. Ingresso 8 pesos, ore 21”. Così, incuriositi dal film, ci troviamo nel mondo di Daniel e Natalie, perché è a casa loro, nel loro salotto che si organizza il cineclub, con le foto dei loro figli, le loro lauree appese in quadretti agghiaccianti, la loro libreria. Un proiettore, uno schermo, una ventina di seggiole in plastica e voilà, il cineclub è servito! Come se su Repubblica cronaca di Milano comparisse "cineclub lorenzo presenta stasera il settimo sigillo, ore 21, ingresso gratuito" ... (lorenzo è l'amico cinefilo del gruppo!). Non posso non chiedermi se le tasse questi due le abbiano mai pagate … L’inizio del film, quasi contestuale al nostro arrivo, ci impedisce di guardare i volti degli altri partecipanti, tutti però si salutano per nome, una signora si offre di spengere la luce, come se fosse stata casa sua, come se io, al cinema odeon di milano mi rivolgessi all’operatore “pino, ti spengo le luci?” … Le fosche tinte del film ci appassionano, dimentichiamo il luogo, la gente, il rumore del traffico. Alla fine, la luce si accende, alcuni se ne vanno ma gli altri cominciano a predisporre le proprie sedie … non capisco, che succede? Tutti in cerchio, anche a noi chiedono di accomodarci, attorno ad un piccolo tavolino, comparso d’improvviso da dove lo ignoro. Tazze del caffè, termos, pasticcini … e cominciano a passare il piatto, di mano in mano … passa da me e, come gesù, passo a mia volta l’amaro calice, quei dolcetti sembrano veramente cattivi. Colgo però l’occasione di guardare i miei vicini, pensando che oramai è troppo tardi per tagliare la corda … il silenzio incombe, tutti aspettano qualcosa, ma COSA? Nell’ordine ci sono: Daniel, una signora che sembra sapere un sacco di cinema, un vecchietto con i calzini beige, un ragazzone tutto ciccia e punto cervello, alcuni suoi amici / accompagnatori (non sembra autosufficiente!), chiude il cerchio Natalie. Improvvisamente vengo risvegliata dalle mie elucubrazioni perché … è cominciato il mitico dibattito … non ci posso credere, nel salotto di casa di estranei, si parla del film sorseggiando disgustoso caffè zuccherato. Il tonto chiede spiegazioni sul marito di romy schneider, era gay o impotente? Un’altra si dilunga nell’analisi delle qualità recitative di fabio testi (!!!). insomma, io pensavo che avrebbero fatto di noi neofiti un ragù mentre questi personaggi raccolti intorno ad un piatto di dolcetti animavano un dibattito che, visto il pubblico, si è concentrato sullo spiegare il film a tutti quelli che non lo avevano capito … semplicemente GENIALE!

giovedì 6 dicembre 2007

uruguay


Paese che tanto assomiglia all’Italia degli anni 50, hanno il quotidiano La Republica, stessa grafica stesso orientamento politico, sarà pure lo stesso editore? E si sorseggia caffè corretto con il tipico bigné di cioccolata … in alcuni momenti ho seriamente pensato di essere tornata a casa laggiù, dall’altra parte dell’oceano, prima del tempo! L’atmosfera a Montevideo è rilassata, tanto che per vedere la borsa valori nel centro storico basta spingere la porta girevole e … puff, eccoti immerso nel recinto delle grida, dove sonnolenti funzionari in giacca e cravatta sono comodamente seduti chiacchierando mentre dietro di loro, su uno schermo gigante scorrono le quotazioni dei 4 titoli uruguagi … ed il grafico è un’avvilente retta orizzontale! Per le strade si trovano i poster della formazioni di calcio che vinse negli anni 30, il primo mondiale fu organizzato in Uruguay e la cosa più strana è che gli uomini nei bar ancora ne parlano come se fosse successo letteralmente la scorsa estate. L’età media batte Sanremo, luogo ideale per pensionati e vecchietti di vario genere, i giovani si radunano in baretti scrausi e si uccidono di canne, almeno i giovani che ho incrociato io nella poca vita notturna che ho fatto (l’età avanza per tutti!). Il consumo di whisky pro capite pare sia superiore a quello irlandese, in effetti è la bevanda nazionale insieme alla birra e solo preceduto dal mate, vero rito nazionale. L’architettura resta fantastica e la movida sul mare incantevole. Lunghe spiagge che pullulano di persone. Insomma, turismo architettonico e ricerca del tempo che fu … una miscela di eleganza e decadenza unica!