martedì 6 novembre 2007

le strane regole dell'urbanistica quaggiù, dall'altra parte dell'oceano!


beautiful_building5
Inserito originariamente da lavalen
Sono profondamente ignorante in materia, ma certe cose le capisco pure io. Dunque, dove sorge una casa, se il piano regolatore lo permette (e non ho ancora trovato un posto dove non sia possibile …) si può costruire un edificio di svariati piani. Così si leggono cartelli tipo: vendesi casa su lotto 10 m x 15 m, zona mappa XXIILL etc. Io, ingenua e curiosa mi informo sui prezzi e … sorpresa! Una vecchia casa degli inizi del 900 costa più di un appartamento nuovo in una zona snob … Penso inizialmente che questi porteñi sono veramente in gamba, valutano più la salvaguardia del proprio patrimonio architettonico di quanto non facciamo spesso in Italia, penso anche che apprezzano l’antico più di quanto le apparenze di questa città dimostrino … E invece no, il prezzo è dato dal valore del terreno e dall’edificabilità (ossia quanti piani si possono impilare?). mi sento ingenua a fare certi discorsi ma il volto di questa città si sta velocemente trasformando nello stereotipo delle megalopoli latino americane. Nelle strade commerciali, una giungla di insegne pubblicitarie affolla lo spazio aereo, in cerca di spiragli di visibilità. Nei quartieri periferici, torri di 20 piani alte e strette nascondono la vista del sole e soffocano le poche case (se ci sono) rimaste a presidiare un passato che molti preferiscono distruggere perché ricordo di antiche povertà. E la nuova povertà si annida ai margini della ferrovia, infrattata dietro stazioni della metropolitana, abbaraccata, nascosta da alti muri affinché fuori non si veda il brulicare di capanne di lamiera, l’andare e venire per le strade di fango, l’accumulo di immondizia e la gente che scalza si trascina, urla, si chiama, ascolta la musica, vive, se di vita quaggiù si può parlare!

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